Giovanni, se dovessi paragonare la paternità a un vino, quale sarebbe e perché?

La paragonerei a un rosso importante, una riserva. La paternità è un insieme di emozioni molto variegate, proprio come le sensazioni che lascia al palato un vino affinato nel tempo. La pazienza e la dedizione necessarie per attendere la maturazione di un ottimo vino sono le stesse che servono per crescere un figlio. Tutti gli sforzi vengono ripagati da ciò che un figlio o una figlia ti regala: da un semplice sorriso al momento in cui ti chiama "papà". Proprio come un grande vino, che ad ogni sorso sa donare emozioni uniche. 

Immagina che tra qualche anno tua figlia assaggi per la prima volta un vino che hai creato tu. Che emozione proveresti?
Sperando che le piaccia, sarebbe un momento molto emozionante. Più di tutto, mi piacerebbe spiegarle come e perché quel vino è nato. Creare qualcosa, qualsiasi cosa, è sempre frutto di lavoro, passione, dedizione e tempo: valori fondamentali nella crescita di una persona.

C’è un vino che per te rappresenta la famiglia e la condivisione?
Ogni vino, a mio parere, è conviviale e familiare. Il vino nasce come alimento di condivisione e, soprattutto nella nostra cultura, è sinonimo di unione, amicizia e fratellanza. Mi piace abbinare a ogni occasione un vino diverso, proprio per valorizzare l’importanza del momento.

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