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Matasci Vini 
23/07/2025

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Alla scoperta del vino svizzero: territori, vitigni e curiosità
Il panorama vitivinicolo della Svizzera sorprende per la sua varietà, qualità e storia millenaria.

 In questo articolo esploriamo le sei regioni vinicole ufficiali, i vitigni più rappresentativi e alcune curiosità che rendono il vino svizzero un piccolo gioiello tutto da scoprire.

"La Svizzera è un mosaico di oltre  200 vitigni, molti dei quali autoctoni." 

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Produzione di vino in Svizzera: numeri e storia 

Dal punto di vista vitivinicolo, la Svizzera è una piccola Nazione con circa 15.000 ettari vitati: solo lo 0,2% della superficie mondiale. Produce circa 1,1 milioni di ettolitri di vino e ne esporta meno del 2%. La maggior parte del vino viene quindi consumato localmente. Nonostante queste dimensioni ridotte, la viticoltura ha un’importanza culturale, sociale, geografica ed economica fondamentale per il Paese. I vigneti, introdotti dai Romani oltre 2.500 anni fa, sono ormai parte integrante dei paesaggi elvetici, come le celebri terrazze del Lavaux e del Vallese. In questo contesto frammentato e montano, i viticoltori hanno puntato sulla qualità e sull’identità locale dei vini.

Le sei regioni vinicole della Svizzera: scopri le differenze

La geografia vinicola della Svizzera è tradizionalmente suddivisa in sei regioni principali:
  • Vallese (5.000 ha): la più estesa, con vitigni coltivati su pendii soleggiati, 
           il cuore alpino del vino svizzero.
  • Vaud (3.750 ha): celebre per le terrazze del Lavaux, si affaccia sul Lago di Ginevra.
  • Svizzera tedesca (2.650 ha): piccoli vigneti pittoreschi lungo il Reno, dai Grigioni a Basilea.
  • Ginevra (1.450 ha): nota per la coltivazione di varietà internazionali e sperimentazioni.
  • Ticino (1.050 ha): la patria svizzera del Merlot, con influenze mediterranee.
  • Regione dei Tre Laghi – Vully (1.000 ha): tra i laghi di Neuchâtel, Bienne e Morat, 
           produce vini dalla forte identità territoriale.

I Vitigni della Svizzera

La Svizzera è un mosaico di oltre 200 vitigni, molti dei quali autoctoni. I più diffusi sono:
  • Chasselas: il vitigno bianco più rappresentativo (40% della superficie bianca), 
          noto come Fendant in Vallese e Gutedel a Basilea.
  • Pinot Nero: il vitigno a bacca nera più coltivato.
  • Petite ArvineCornalinHumagneAmigne: varietà tradizionali del Vallese.
  • Completer nei Grigioni, e Räuschling nella zona di Zurigo.
  • Malvoisie (Pinot Grigio) nel Vallese, spesso vinificato in versione dolce.
  • GaranoirGamaret: incroci elvetici da Gamay e Reichensteiner.
  • Merlot: predominante in Ticino, anche in versione spumantizzata e vinificata in bianco.

Statistiche e curiosità sul vino svizzero

  • Produzione annuale: 99 milioni di litri (2022)
  • Consumo annuale pro capite : 36 bottiglie per persona, di cui 13 svizzere
  • Export: solo l’1% della produzione
  • Produttori: circa 1.500 viticoltori
  • Il vigneto più alto d’Europa: Visperterminen, tra i 650 e i 1150 m s.l.m.
  • Presenza in tutti i 26 cantoni svizzeri

La storia e l’innovazione nella viticoltura svizzera

Fin dall’arrivo dei Romani nel 58 a.C., la vite ha trovato casa in Svizzera. Nei secoli successivi, i viticoltori hanno affrontato sfide come la fillossera e parassiti moderni come la Drosophila Suzukii.

Ma la storia svizzera del vino è anche innovazione: dalle denominazioni DOC alla ricerca su vitigni resistenti come il Divico. Tradizione e sperimentazione convivono in ogni calice.

Divico: il vitigno del futuro

Nel 1996, Agroscope Pully crea Divico — incrocio tra Gamaret e Bronner — un vitigno rosso multi-resistente ai principali funghi (peronospora, oidio, botrite), omaggiando Divico, il leggendario capo degli Elvezi, che nel 58 a.C. affrontò le legioni di Giulio Cesare. Registrato nel 2013, è oggi il primo vitigno resistente ufficiale della Svizzera, coltivato su ampia scala.

Premiato nel 2021 con medaglie d’oro al PIWI Wine Award, è usato anche in blend per migliorare il colore del Pinot Noir, con risultati paragonabili a varietà da tinta tradizionali.

Perché vale la pena scoprire il vino svizzero 

Il vino svizzero è un tesoro da scoprire sul posto. Ogni bottiglia racconta un territorio e una tradizione unica. Assaporarlo è un modo per conoscere meglio l’anima autentica della Svizzera.

Curiosità dal mondo del vino svizzero

  • Lo Chasselas è spesso servito con raclette e fonduta, simboli della cucina svizzera.
  • I vigneti del Lavaux sono Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 2007.
  • La vendemmia in Svizzera è ancora prevalentemente manuale per preservare la qualità dell’uva, poiché circa il 60% del territorio è costituito da zone alpine, rendendo impossibile la meccanizzazione.
  • Alcuni vitigni autoctoni svizzeri sono così rari da essere coltivati in meno di 2 ettari.
  • Il Merlot del Ticino rappresenta oltre l’80% della superficie vitata del cantone.
  • In Svizzera esiste una “Fête des Vignerons” che si tiene solo una volta ogni generazione (circa ogni 20–25 anni), a Vevey.
  • Il vigneto più piccolo del mondo, situato a Saillon nel Vallese, misura appena 1,6 metri quadrati ed è di proprietà simbolica del Dalai Lama.

 

Alla prossima occasione, che sia in enoteca o al ristorante, lasciatevi ispirare da un vino svizzero che ancora non conoscete: magari in abbinamento a una fondue, a una raclette o a un piatto regionale. È un invito a viaggiare con i sensi e, perché no, a scoprire di persona le cantine e i paesaggi che rendono unico il vino elvetico.

 

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