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Che succede in vigna?

Che succede in vigna?

Paola Matasci |

Nel mese di settembre...

Quest’anno, in alcune regioni della Svizzera, la raccolta dell’uva è stata fortemente anticipata a causa delle temperature estreme. Una situazione analoga si è presenta anche in Ticino, la vendemmia 2022 ha fatto i conti anche con la siccità, che si è fatta sentire in particolare nel Mendrisiotto, dove molti viticoltori sono stati addirittura costretti a trasportare acqua nei vigneti per cercare di salvare le piante. La scelta del momento esatto per fare la vendemmia è una decisione molto importante da prendere, poiché la composizione delle componenti dell’uva in quel preciso istante è decisiva e determina la qualità del vino.

 

Nel mese di agosto...

In vigna si eseguono cimature, sfemminellature e sfogliature per distribuire al meglio la chioma, areare la zona del grappolo per evitare malattie o marciumi e preparare così l’uva al meglio per l’invaiatura, ossia quando gli acini cambiano colore e il verde lascia il posto al rosso o al giallo, e in seguito anche i tralci cambieranno colore, da verde a marrone.

Più avanti, in previsione della vendemmia, vengono effettuati i controlli degli indici di maturazione delle uve: si analizzano principalmente l'acidità e lo zucchero per determinare la raggiunta maturazione e in seguito iniziare la vendemmia nel corso del mese di settembre.

Nel mese di giugno...

È un momento cruciale per la stagione. In questo periodo, che segue la fioritura, è fondamentale mantenere le viti in un ottimo stato sanitario. Continuano perciò i trattamenti fitosanitari, eseguiti con attenzione nel rispetto di una viticoltura sostenibile. Al contempo, incominciano le prime operazioni di potatura verde. Questa pratica è di notevole importanza e ha lo scopo di distribuire al meglio la parte vegetativa e consentire una corretta aerazione e un libero accesso della luce. Vengono mantenuti solo i tralci che produrranno i grappoli e quelli che saranno necessari per la produzione del prossimo anno; gli altri vengono manualmente eliminati. Le viti vengono così equilibrate e bilanciate e sono pronte per produrre e di conseguenza portare a maturazione uve di qualità.

 

Nel mese di maggio...

Grazie alle condizioni climatiche favorevoli il ciclo vegetativo è in piena ripartenza. Il germogliamento è iniziato e si possono ben notare i primi abbozzi di foglie e tralci verdi nei vigneti. In questi mesi sono diverse le attività che vengono svolte in vigna, ma soprattutto cominciano i primi trattamenti fitosanitari a protezione delle viti contro gli agenti patogeni che possono causare gravi malattie come peronospora e oidio. La stagione si preannuncia positiva. Speriamo in una meteo favorevole.

 

Nel mese di aprile...

La primavera è finalmente sbocciata, nei vigneti si stanno ultimando le ultime legature delle viti, che sono di fondamentale importanza per la regolare ed omogenea crescita vegetativa. In questo periodo si prepara il vigneto, apportando manutenzioni a pali, fili, reti, preparandolo così per l’imminente schiusa delle gemme e l’inizio del germogliamento che pone fine alla fase del pianto della vite. Viene chiamato così quel fenomeno in cui l’attività linfatica riprende a causa dell’innalzamento delle temperature tipico di fine inverno e in cui si può notare una leggera fuoriuscita di liquido linfatico dai tralci recentemente potati. Esso appunto cesserà con l’inizio del germogliamento e la ripresa del ciclo vegetativo.

Nel mese di marzo...

Ci troviamo in un vigneto a Gordola, la temperatura è ancora molto fredda e pungente ma il sole splende e scalda le piante. Dopo la potatura effettuata nei  mesi invernali si prosegue con la legatura dei tralci della vite ai fili di ferro. Si utilizza un sistema tradizionale, con le mani si piega il tralcio lungo il filo e lo si lega per tenerlo fermo. Oltre alla funzione “estetica” dello sviluppo della chioma, la legatura permette una distribuzione più omogenea della linfa a tutti i germogli e crea lo spazio necessario per lo sviluppo delle gemme. Gli scarti dei tralci tagliati verranno in seguito triturati e rimescolati nel terreno per ridare così elementi nutritivi naturali alla terra e di conseguenza alle radici. Ricomincia così il ciclo vitale della vite.

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