La passione della vinificazione, quale segno conclusivo del processo di elaborazione delle uve, riveste da sempre lo spirito di ricerca di Matteo Huber, architetto e vinificatore a Sorengo. Nel 2005 dopo 15 anni di prove decide l’inizio dell’attività commerciale, consegue quindi la DOC e presenta due vini barricati delle annate 2003 e 2004, con uve provenienti da Gudo.
La vinificazione eseguita secondo i metodi tradizionali, viene curata direttamente dal vinificatore dalla vendemmia alla messa in bottiglia. Dopo la fermentazione alcolica di due settimane, e una torchiatura leggera eseguita con un antico torchio del 1848, nella cantina a Breganzona, il nuovo vino viene depositato in inox per la fermentazione malolattica. A fermentazione completata viene invecchiato in barriques nella cantina di Montagnola ad una temperatura e umidità costante, si eseguono in totale quattro travasi. All’imbottigliamento eseguito senza filtraggio segue un’ulteriore deposito in Cantina di almeno 6 mesi prima della messa in vendita.
“Primo segno 2004 non è in vendita bensì soltanto il Merlot Goccia del 2005.”
Alla fine del 2007, uscirà la nuova produzione di Merlot DOC, ottenuta con uve provenienti da Meride – Monte San Giorgio.
La produzione di grappa è la base per il Ratafià, prodotto seguendo l’antica ricetta della nonna Amalia.
L’amaro riprende un’antica ricetta di famiglia e ha delle proprietà curative malgrado la presenza di alcool.
La grappa di mele invecchiata è sempre stata una sfida per il viticoltore, sfida per far risaltare il profumo della mela tralasciando quello della parte alcolica. In questo senso l’invecchiamento in quarter barriques è estremamente importante, la prima ha un invecchiamento di 7 anni, mentre per le prossime si vedrà a dipendenza delle annate.